CINEMA AFRICANO 28° RASSEGNA – IDENTITA’ IN MOVIMENTO

Ecco il programma della Rassegna 2025 dedicata alle “Identità in movimento”
Quest’anno la locandina è dedicata al regista maliano Souleymane Cissè, scomparso a febbraio 2025. Innovatore del linguaggio cinematografico, Cissé non ha mai smesso di denunciare le difficoltà della settima arte in Africa, criticando la “censura e l’indifferenza” che ostacolano la diffusione del cinema africano nel mondo. Autore di opere che hanno segnato la storia del cinema del continente, nel 1987 vince il Premio della Giuria al Festival di Cannes con “Yeelen“, film che racconta il viaggio iniziatico di un giovane della nobiltà bambara. Il suo cinema, sempre attento alla Storia del suo paese e dell’Africa, ha saputo descrivere il quotidiano con uno sguardo ironico e poetico inusitato.
“Per me ogni film è unico. Il film traccia la sua strada. Ed io non posso fargli cambiare rotta. È più forte di me. Ho solo una virtù per resistergli: la pazienza.”

Importante novità di questa edizione è l’allestimento ed esposizione d’arte delle opere di Claire Gaffa (Akanke), ispirate alle esperienze di alcuni migranti residenti nella nostra città.

PROGRAMMA DELLA RASSEGNA
Giovedì 6 novembre ore 21.00 biglietto euro 5,00
Apertura e presentazione della rassegna e a seguire proiezione di una selezione di cortometraggi africani e della diaspora:
Astel di Ramata-Toulaye Sy (Francia, Senegal, 2021) 24’
Siamo nel Fouta, un’isolata regione a Nord del Senegal. Astel, una ragazzina di tredici anni, ogni giorno esce dal villaggio con suo padre per pascolare la mandria di bovini. Ma un giorno la loro serena routine s’interrompe…
Lees Waxul di Yoro Mbaye (Senegal, Francia, Belgio, Repubblica Centrafricana, 2024) 21′
In un villaggio senegalese, Ousseynou, ex pescatore disoccupato si reinventa venditore di pane raffermo per mantenere la famiglia. Ma l’apertura di un panificio, gestito dalla cognata, incrina il suo fragile equilibrio. In un crescendo di silenzi, sguardi e parole trattenute, si consuma un conflitto che parla di orgoglio e di ruoli familiari.
Langue maternelle di Mariame N’Diaye (Mali, Francia 2023) 24′
Francia, anni ’80. Sira, una giovane mamma maliana, custodisce nella lingua soninke il legame più intimo con sua figlia Abi. Ma quando la scuola la invita a parlare solo francese, quel gesto quotidiano d’amore diventa un atto di ribellione. Un racconto intenso e delicato su maternità, radici e resistenza silenziosa.

In chiusura di serata saranno offerte alcune pietanze preparate dai nostri amici africani residenti a Forlì.

(Si ringraziano: Aboulay Bamba, Omar Bojang, Ibrahim Camara, Djafuno Caramo, Abudulai Danfa, Ibrahim Kourouma, Lamin Seydi, Daouda Touré)

Giovedì 13 novembre ore 21.00 biglietto euro 5,00

The Last Tree di Shola Amoo (UK, 2019) 100ʼ
Film di formazione semi-autobiografico. Femi è un ragazzo di origine nigeriana cresciuto in una tranquilla zona rurale con la madre adottiva. Ormai adolescente si trasferisce a Londra per vivere con la madre naturale. Qui dovrà confrontarsi con la cultura e i valori dell’ambiente urbano e comprendere cosa significhi essere un giovane uomo di colore nella Londra dei primi anni 2000. Tornare in Nigeria con la madre e riscoprire le proprie radici aiuterà entrambi a trovare le basi e la speranza per un futuro migliore.

Giovedì 20 novembre ore 21:00 biglietto euro 5,00
Medan vi Lever di Dani Kouyaté (Burkina Faso, Svezia, 2016) 91′
Kandia ha cinquant’anni. Dopo trent’anni passati in Svezia, decide di tornare a “casa” in Gambia. Suo figlio Ibbe, avuto con un uomo svedese, non capisce questo colpo di testa. Lui che sognava di fare il cantante hip hop ora è costretto a raggiungere la madre a Banjul. L’impatto con il paese è inatteso per entrambi. Un racconto impegnato e avvincente sul tema universale dell’Identità in Movimento.

Giovedì 27 novembre ore 21:00 biglietto euro 5,00

“Le nuove registe del cinema africano”
Nawi di T. Schmutzler, K. Schmutzler, A. Mourine, V. Chelluget (Kenya, Germania, 2023) 99′
Nawi ha tredici anni e vive nella remota regione del Turkana, in Kenya. Brillante a scuola, sogna un futuro di studi, ma il suo mondo crolla quando scopre che il padre l’ha promessa in sposa a un uomo più anziano di lei. Decisa a non accettare quel destino, Nawi con l’aiuto del fratello, fugge verso Nairobi. Quando apprende che la sorellina dovrà prendere il suo posto, decide di tornare, per affrontare la famiglia e il marito.

Come di consueto al termine di ogni proiezione, si potrà gustare una bevanda africana, scambiando opinioni e commenti sui film appena visti, con la nostra esperta di cinema Barbara Grassi.